Presentazione del corso

“Teaching Empathy through Languages”
Un corso nuovo per affrontare nuove esigenze di formazione

Le tumultuose trasformazioni in atto, i contatti e talvolta i conflitti tra culture diverse, la velocità di circolazione delle informazioni, nell’ambito locale come in quello globale, richiedono strumenti idonei di comprensione, di gestione e di soluzione dei problemi. La capacità di percepire uno stato d'animo e un punto di vista diversi dal nostro è fondamentale in un’azione di comprensione profonda dell’interlocutore o di mediazione tra interlocutori diversi.  "Sentire dentro" e "mettersi nei panni dell'altro" sono azioni che prendono il nome di empatia.

La lingua è lo strumento umano per eccellenza, per la comunicazione e per la ‘costruzione’ dell’empatia. Non c’è mediazione politica, economica, culturale, che non passi attraverso la ‘costruzione’ di un canale di comunicazione empatico tra le parti in gioco. Al di là dell’opinione comune, non è una capacità innata: l’empatia può essere insegnata. Fa parte della nostra esperienza comune. Basta usare poche espressioni anche elementari della lingua dell’interlocutore per aprire un immediato canale di comunicazione; per metterlo a suo agio; per farlo sentire interessante ai nostri occhi; per gratificarlo di un omaggio. Qualche mese fa Mark Zuckerberg, il fondatore di Facebook, nel corso di un viaggio d’affari n Cina, impressionò il mondo per un discorso che egli recitò in mandarino nella più importante università della Cina, nella quale si forma la classe dirigente del paese, la Tsinghua University. Osservate il video al seguente LINK: si vede chiaramente come l’uditorio, dapprima silenzioso, diffidente, contratto nell’attesa dell’evento, muti stato d’animo, si apra, si distenda, stupito, a udire che l’ospite può interloquire, anzi che desidera, interloquire in cinese.  E si vede il pubblico sciogliersi nel moto di empatia, sorridendo all’esitazione e all’errore, compiacendosi dello sforzo e dell’omaggio recato alla cultura cinese.  Quale sia stata la motivazione di Zuckerberg (e foss’anche una captatio benevolentiae rivolta al governo onde consentire l’utilizzazione di Facebook in Cina), la scelta dell’oratore si fonda sulla tattica di approfittare del potere della lingua di suscitare relazioni empatiche. È stato certamente un risultato spettacolare, che ha suscitato l’ammirazione di tutti, haters compresi.

L’insegnamento delle lingue è una professione complessa, come la mediazione, che implica il possesso di conoscenze e di competenze, di tecniche e di abilità. A partire da queste e altre considerazioni, il consiglio della Struttura Didattica Speciale di Lingue e letterature straniere (in data 16/10/2018) e quello del Dipartimento di Scienze Umanistiche (in data 24/10/2018) hanno deliberato l'attivazione di un Corso di Laurea Magistrale, afferente alla classe LM-39, denominato “Scienze Linguistiche per l'intercultura e la formazione”. Il corso offre un percorso di formazione di livello avanzato nell'ambito della didattica delle lingue, dell'analisi linguistica, dei processi comunicativi, della mediazione interculturale e dell'inclusione sociale.

Il corso intende formare figure di alta professionalità secondo una filosofia interlinguistica e interculturale, in grado di promuovere percorsi di insegnamento delle lingue, di mediazione interculturale e di inclusione attraverso la presa in carico dei bisogni linguistici specifici. In quest'ottica, prepara, inoltre, esperti di redazione di testi, dossier e materiali divulgativo, consulenti letterari, editoriali e operatori culturali con funzioni di promozione e organizzazione di eventi di diversa natura, la cui realizzazione richieda, tra l'altro, la conoscenza di una o più lingue straniere.
Il nostro studente imparerà a insegnare le lingue, sia l’italiano che le lingue straniere di cui sarà specialista: acquisirà crediti per affrontare – direttamente o con lievi integrazioni - una pluralità di concorsi in svariate classi di insegnamento umanistico; imparerà tecniche di mediazione tra culture diverse in situazioni complesse.

Avrà anche un vasto panorama delle letterature del mondo, poiché nulla meglio della letteratura rappresenta e rispecchia le culture. Studierà lingua e letteratura araba, cinese, francese, giapponese, inglese, italiana, spagnola e tedesca. Studierà linguistica avanzata e filosofia multiculturale.
Il corso fornisce una conoscenza approfondita delle principali teorie per consentire la descrizione dei vari sistemi linguistici, il trattamento e l'analisi di dati appartenenti alle diverse tipologie testuali. Saranno acquisiti gli strumenti teorici e applicativi per l'analisi del discorso, per elaborare modelli di apprendimento dell'italiano come L2 e come LS, per analizzare i bisogni linguistici e misurare la competenza metalinguistica. Sarà fornita una conoscenza dei modelli teorici per l'analisi dei repertori plurilingui degli apprendenti e per la progettazione interculturale.

Verranno approfonditi i meccanismi di base che regolano la variazione linguistica a livello diacronico e sincronico, gli strumenti avanzati volti allo studio del contatto linguistico e interculturale anche da un punto di vista della storia linguistica e della filologia (L-LIN/01 - L-LIN/02 - L-FIL-LET/12 - L-FIL-LET/09 - L-FIL-LET/15). Saranno fornite le competenze per analizzare le dinamiche sociolinguistiche, etnolinguistiche e del contatto.

I laureati e le laureate acquisiranno una sicura padronanza di almeno due lingue e letterature straniere, oltre alla capacità di utilizzare a livello avanzato le metodologie dell'analisi critica e della comparazione letteraria. Saranno capaci di usare le conoscenze linguistiche per operare con consapevolezza nelle più diverse e complesse situazioni comunicative (attività formative caratterizzanti: L-LIN/04 - L-LIN/03 - L-LIN/07 - L-LIN/05 - L-LIN/12 - L-LIN/10 - L-LIN/11 -L-LIN/14 - L-LIN/13 - L-OR/12 - L-OR/21 - L-OR/22); grazie ai settori affini, i laureati e le laureate svilupperanno conoscenze  e competenze di tipo filosofico, storico, culturale, economico, geografico e giuridico della comunicazione interculturale (settori affini: M-FIL/06 - M-STO/04 - L-OR/10 - L-OR/23 - L-FIL-LET/04 -L-FIL-LET/10 - SECS-P/06 - M-GGR/01 IUS/14).
Il motto del nostro corso sarà « Teaching Empathy through Languages »/« Enseigner l’empathie par le biais des languages ». Su questi elementi si costruisce l'identità di Ragusa, la sede universitaria piu a sud d'Europa.