FILOLOGIA GIAPPONESE

Anno accademico 2016/2017 - 3° anno
Docente: Mario Talamo
Crediti: 6
SSD: L-OR/22 - Lingue e letterature del Giappone e della Corea
Organizzazione didattica: 150 ore d'impegno totale, 114 di studio individuale, 36 di lezione frontale
Semestre:
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Obiettivi formativi

Lo studente del primo corso di Filologia Giapponese dovrà essere in grado di riconoscere le principali strutture dell'enunciato in lingua classica: verbo, aggettivo, suffissi coniugabili, etc.

Dovrà altresì acquisire padronanza con lo spelling del giapponese classico, il rekishiteki kanazukai, ed essere in grado di leggere correttamente testi di breve e media lunghezza.

Al termine del corso lo studente avrà familiarizzato con brani di breve lunghezza tratti da opere del periodo Hei.an e Kamakura, e sarà dunque in grado di tradurre, con l'aiuto del dizionario, elaborati di difficoltà elementare.

La lingua giapponese classica in parte differisce dalla sua controparte contemporanea, ma è possibile cogliere interessanti somiglianze tra di esse. Il corso si propone di invogliare lo studente alla conoscenza del patrimonio linguistico e letterario del passato del Giappone.


Prerequisiti richiesti

Buona conoscenza della lingua giapponese moderna.

E' obbligatorio saper leggere scorrevolmente il kana e conoscere bene gli ideogrammi studiati durante il corso di lingua giapponese moderna, frequenti anche nei testi classici.


Frequenza lezioni

Il ritmo incalzante con cui la didattica si alternerà alle prove intercorso, e la difficoltà degli argomenti trattati, rendono la frequenza fortemente consigliata.


Contenuti del corso

Il corso si articola in due moduli, intervallati da due prove intercorso e un esame finale.

La prima parte del corso di Filologia Giapponese (marzo) riguarderà esclusivamente l'introduzione alla grammatica del giapponese classico (modulo 1): si partirà dallo spelling antico, il rekishiteki kanazukai, e si proseguirà con il verbo e le varie classi verbali. Al termine di questa prima sezione è prevista una prova intercorso che riguarderà gli argomenti trattati.

La seconda fase (aprile) è suddivisa in due sezioni: lo studio della grammatica (modulo 1), che prevede la presentazione degli aggettivi e dei primi suffissi coniugabili, sarà affiancato dallo studio e dall'analisi dei testi classici (modulo 2), che prevede la lettura e la traduzione di brani tratti dal Taketori monogatari. Al termine della seconda sezione si svolgerà il consueto esonero.

La terza e ultima fase (maggio) presenterà la solita divisione in due parti: da un lato la grammatica, con lo studio degli ultimi suffissi coniugabili, e dall'altro la sezione denominata "lettura testi" con l'analisi e la traduzione di Issun boshi. Al termine del corso si svolgerà la terza e ultima prova d'esame.

Il voto finale verrà calcolato dalla media matematica dei risultati ottenuti ai test.


Testi di riferimento

Akira Komai, Thomas Rohlich, An Introduction to Classical Japanese.

Ulteriori testi saranno distribuiti dal docente durante le lezioni.



Programmazione del corso

 *ArgomentiRiferimenti testi
1*conoscenza del rekishiteki kanazukai 
2*conoscenza delle strutture verbali e aggettivali 
3*suffissi coniugabili 
* Conoscenze minime irrinunciabili per il superamento dell'esame.

N.B. La conoscenza degli argomenti contrassegnati con l'asterisco è condizione necessaria ma non sufficiente per il superamento dell'esame. Rispondere in maniera sufficiente o anche più che sufficiente alle domande su tali argomenti non assicura, pertanto, il superamento dell'esame.

Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell'apprendimento

Due prove intercorso e una prova finale.

Il contenuto riguarderà esclusivamente gli argomenti trattati durante le lezioni. Per la prima prova è prevista la sola sezione di grammatica. La seconda prova presenterà anche dei quesiti riguardanti la traduzione dei brani svolti in classe.

La terza e ultima prova, oltre agli argomenti già descritti, proporrà anche una breve e semplice prova di traduzione (con glossario fornito dal docente).