Call for contributions

It

Voci di Donne
sconfinamenti, migrazioni, narrazioni
Ragusa/Ibla 29-30 ottobre 2019
 

Il convegno intende essere un momento di confronto e di ricerca che metta a fuoco il tema dell’identità femminile in trasformazione e in movimento, in particolare nei momenti cruciali di attraversamento di un confine – fisico o metaforico – delineato da uno spazio geografico, culturale o di potere. Varcare confini geografici, entrare in nuovi spazi culturali, ridefinire il proprio ambito identitario o sessuale, infrangere barriere politiche e patriarcali: tutto ciò comporta la necessità di ricostruire il proprio sé, ripensando alla propria appartenenza in virtù di una nuova posizione sociale. La storia, la letteratura, e in particolare il genere dell’autobiografia e della narrazione di sé, hanno la capacità di mettere a fuoco queste trasformazioni, ma anche di immaginare o di plasmare cambiamenti nelle relazioni di potere che possano trascendere, o anticipare, le mutazioni sociali. Le narrazioni possono ripercorrere e condividere i sentieri già tracciati, ma anche indicare una strada e delineare nuove prospettive. Il presente invito intende focalizzarsi sul ruolo delle donne in questi processi di trasformazione, in virtù anche del tratto distintivo che la produzione femminile riveste nella “letteratura migrante” sia per motivi storici – maggiore presenza delle donne nelle comunità migranti – sia per motivi psicologici, dovuti a un affrancamento femminile dalle culture più fortemente patriarcali e quindi a una nuova consapevolezza della propria identità.
Altrettanto rivelatrici di spinte trasformatrici sono le scritture delle donne che dalle madrepatrie si spostarono verso le colonie. In numero fortemente minoritario rispetto agli uomini, le donne hanno qui un posizionamento più ambiguo appartenendo al centro colonizzatore e al tempo stesso, per la loro condizione di genere, ai margini. Il loro sguardo si rivela così un prisma in grado di offrire una complessità più ricca di sfumature su quella vicenda storica. Per loro l'Oltremare si configura come un luogo di metamorfosi, in cui si danno condizioni non ripetibili in patria.
Sollecitiamo dunque contributi su temi relativi alle narrazioni di sé, alle autobiografie, alle questioni identitarie, storiche, linguistiche, sociali, poste dalla letteratura della migrazione. In particolare, siamo liete di accogliere contributi che sottolineino le particolarità linguistiche e stilistiche delle narrazioni migranti o di altri testi che documentino “sconfinamenti”, per far emergere stilemi, tratti e peculiarità dell’identità femminile e per indagare come il linguaggio possa costruire l’identità di genere e garantirla attraverso meccanismi pragmatici. Si accettano, altresì, proposte che esplorino le pratiche di riarticolazione e negoziazione delle soggettività femminili mediante il superamento di frontiere e confini – fisici e concettuali, spaziali e metaforici. Se per “sconfinamento” si intende, innanzitutto, la denaturalizzazione della normatività e dei sistemi simbolici atti a custodirla e perpetrarla, le pratiche di sconfinamento inizieranno già a partire dal ripensamento del confine stesso (border thinking). In tal senso, accogliamo anche contributi incentrati su:
- posizionamenti mobili e “contaminati” di genere, razza, classe e religione (specie in un’ottica post-coloniale);
- sconfinamenti in territori discorsivi e di potere (accademia, politica, lavoro) tradizionalmente considerati maschili;
- esperienze di travalicamento della normatività razionale (follia, delirio, estasi) come pratica antipatriarcale;
- pratiche testuali o artistiche tese a decostruire il canone proponendo forme contro-paradigmatiche, volutamente precarie e soggette e continua negoziazione.
 
 
Labstract non deve superare le 250 parole e può essere scritto in italiano, inglese, spagnolo nel formato Times New Roman, 12 e inviato alla E-mailvocididonne@unict.it entro e non oltre il 15 Agosto. L’accettazione del contributo verrà comunicato entro il 7 settembre.

En

Voci di Donne/ Voices of Women
Trespass, Migrations, Narrations

Ragusa/Ibla october 29-30 2019

This conference intends to be a moment of confrontation and research focused on the theme of the female identity in transformation and in movement, in particular in the crucial moments of crossing a border - physical or metaphorical - outlined by a space of various kinds -geographical, cultural, or of power-. Crossing geographical boundaries, entering new cultural spaces, redefining one's identity or sexual environment, breaking political and patriarchal barriers: these actions entail the need to rebuild one's self and rethinking one's place by virtue of a new social position. History, literature, and in particular autobiography as a genre and the narratives of the self, have the ability to focus on these transformations, but also to imagine or reshape changes in power relations that can transcend, or anticipate, social mutations. The narratives might retrace and share paths already traced, but the might also indicate a path and outline new perspectives. The present invitation intends to focus on the role of women in these processes of transformation, according also to the distinctive trait that female production plays in "migrant literature" both for historical reasons - greater presence of women in migrant communities - and for psychological reasons, due to a female liberation from the most strongly patriarchal cultures and therefore to a new awareness of her own identity.
 
Equally revealing of transformative thrusts are the writings of the women who moved from their motherlands to the colonies. In a significantly lower number compared to men, women have there a more ambiguous positioning due to their nationality (the center) and at the same time, due to their gender condition (the margins). Their gaze on that historical event is thus revealed capable of offering a complexity that is richer in nuances. For them, the overseas is a place of metamorphosis,whose conditions are not replicable at home.
 
We therefore solicit contributions on topics related to narratives of oneself and autobiographies as well as  to the identity, historical, linguistic, social stories posed by the migration literature. In particular, we are pleased to welcome contributions which highlight linguistic and stylistic peculiarities of migrant narratives or other texts that document "trespassing", in order to bring out stylistic features, traits, and peculiarities of female identity and, in addition to this, contributions which investigate how language can build gender identity and how it is guaranteed through pragmatic mechanisms. We also accept proposals concerning the rearticulation and rights of female subjectivities through the overcoming of borders and boundaries - physical and conceptual, spatial and metaphorical. If by "trespass" we mean, first of all, the dismantling of normativity and the symbolic systems capable of protecting and perpetuating it, the practices of trespassing will begin from the rethinking of the border itself (border thinking). In this sense, we also welcome contributions focused on:
 
- mobile and "contaminated" placements of gender, race, class and religion (especially in a post-colonial perspective);
- trespassing into discursive and power territories (academy, politics, work) traditionally considered masculine;
- experiences of crossing over rational normativity (madness, delirium, ecstasy) as an anti-patriarchal practice;
- textual or artistic practices aimed at deconstructing the canon by proposing counter-paradigmatic forms, deliberately precarious and subject and continuous negotiation.
 
The abstract must not exceed 250 words and may be written in Italian, English, Spanish in Times New Roman, 12 format, and sent to vocididonne@unict.it no later than August 15. The acceptance of the contribution will be announced by September 7th.

 

Es

Voci di Donne/Voce de Mujeres
desbordamientos, migraciones, narraciones

Ragusa/Ibla 29-30 de octubre de 2019
 

El congreso aspira a ser un momento de confrontación e investigación centrado en el tema de la identidad de la mujer en transformación y en movimiento, particularmente en los momentos cruciales de atravesamiento de un confín  –físico o metafórico– delineado en un espacio geográfico, cultural o de poder. Cruzar una frontera, entrar en nuevos espacios culturales, redefinir la propia esfera identitaria o sexual, quebrantar barreras políticas y patriarcales: todo ello conlleva la necesidad de recontruirse a sí misma, repensando la pertenencia del sujeto, en virtud de una nueva posición social. La historia, la literatura y, en particular, el género autobiográfico así como la narración de sí misma, tienen la capacidad de arrojar luz sobre estas transformaciones, pero también de imaginar o de plasmar cambios en las relaciones de poder que puedan trascender, o anticipar, las mutaciones sociales. Las narraciones pueden recorrer o compartir senderos ya trazados, pero también indicar una vía y delinear nuevas perspectivas. La presente convocatoria pretende centrarse en el papel de las mujeres en estos procesos de transformación, gracias al rasgo distintivo que tiene la producción femenina en la "literatura migrante", ya sea por motivos históricos –mayor presencia de las mujeres en las comunidades migrantes–, ya sea por motivos psicológicos, debido a una emancipación de e las mujeres dentro de las culturas más patriarcales y, por tanto, a una nueva consciencia de la propia identidad.
 
Igualmente reveladora de estos impulsos transformadores es la escritura de las mujeres que se desplazaron de las metrópolis a las colonias. Si bien en un número fuertemente minoritario en comparación con los hombres, las mujeres tienen aquí un posicionamiento más ambiguo, perteneciendo al centro colonizador, y al mismo tiempo, debido a su género, a los márgenes. Así, sus miradas se revelan como un prisma capaz de ofrecer una complejidad que es más rica en matices sobre ese evento histórico. Para ellas, el extranjero es un lugar de metamorfosis cuyas condiciones no son repetibles en el propio país.
Por lo tanto, solicitamos contribuciones sobre temas relacionados con las narraciones de una misma, las autobiografías, las cuestiones identitarias, históricas, lingüísticas y sociales planteadas por la literatura sobre migración. En particular, nos complacería recibir contribuciones que resaltasen las peculiaridades lingüísticas y estilísticas de las narrativas de las migrantes u otros textos que documenten la “intrusión”, para resaltar estilemas, marcas y peculiaridades de la identidad femenina e investigar cómo el lenguaje puede construir la identidad de género y garantizarla a través de mecanismos pragmáticos. También se aceptan propuestas que exploren las prácticas de re-articulación y negociación de subjetividades femeninas mediante la superación de delimitaciones y confines – físicos y conceptuales, espaciales y metafóricos –.  Si por desbordamiento se entiende, en primer lugar, la desnaturalización de la normatividad y de los sistemas simbólicos deputados a custodiarla y perpetuarla, las prácticas de desbordamiento comenzarán ya a partir del replanteamiento de la frontera misma (pensamiento fronterizo). En ese sentido, también agradecemos las aportaciones centradas en:
-posicionamientos móviles y “contaminados” de género, raza, clase y religión – especialmente desde una perspectiva postcolonial –;
-incursiones en los territorios discursivos y de poder – academia, política, trabajo – tradicionalmente considerados masculinos;
-las experiencias de transgresión de la normatividad racional – locura, delirio, éxtasis – como práctica antipatriarcal;
-prácticas textuales o artísticas dirigidas a deconstruir el canon proponiendo formas contra-paradigmáticas, deliberadamente precarias y sometidas a una negociación continua.
 
El resumen no puede superar las 250 palabras y puede estar escrito en italiano, inglés y español en el formato Times New Roman 12 y enviado al e-mail vocididonne@unict.it antes del 15 de agosto. La aceptación de la propuesta se comunicará antes del 7 de septiembre.
 
Comité científico:
 
Margherita Bonomo
Maria Carreras i Goicoechea
Souadou Lagdaf
Rossella Liuzzo
Daria Motta