FILOLOGIA GIAPPONESE

Anno accademico 2019/2020 - 3° anno
Docente: Mario Talamo
Crediti: 6
SSD: L-OR/22 - Lingue e letterature del Giappone e della Corea
Organizzazione didattica: 150 ore d'impegno totale, 114 di studio individuale, 36 di lezione frontale
Semestre:
ENGLISH VERSION

Obiettivi formativi

Conoscenza e Capacità di Comprensione: Lo studente del primo corso di Filologia Giapponese sarà in grado di riconoscere e analizzare le principali strutture dell'enunciato in lingua classica (il verbo, gli aggettivi e i suffissi coniugabili); acquisirà altresì padronanza dello spelling classico (rekishiteki kanazukai) e sarà in grado di leggere e tradurre correttamente frasi ed elaborati di breve lunghezza. Al termine del corso, lo studente avrà familiarizzato con brani di facile comprensione, tratti da opere di periodo Heian (794-1185) e Kamakura (1185-1333).

Capacità di Applicare Conoscenza e Capacità di Comprensione: Gli studenti saranno in grado di analizzare brevi testi classici, possiederanno specifiche competenze in ambito linguistico e glottologico, e sapranno applicare coerentemente le categorie di analisi testuale. Essi saranno altresì in grado di riconoscere le strutture basilari e di metterle a confronto con i costrutti della lingua moderna. Dinanzi a brani tratti da opere di periodo classico e medioevale (quest’anno si è scelto di presentare Taketori monogatari, Ise monogatari e Hōjōki), lo studente sarà in grado di operare un’analisi, improntare una traduzione e tracciare confronti interessanti tra la terminologia classica e i termini d’uso contemporaneo. Il corso costituirà un’occasione per migliorare l’uso dei dizionari monolingue e del dizionario dei caratteri.

Autonomia di Giudizio: Il corso di Filologia Giapponese è di carattere fortemente pratico: allo studente sarà dunque richiesto di tradurre in italiano frasi ed elaborati di breve lunghezza, che aumenteranno la familiarità con materiale critico ed edizioni annotate in lingua. Lezioni, esercitazioni e verifiche svilupperanno nello studente capacità di apprendimento e di organizzazione autonoma dello studio, e richiederanno una immediata applicazione delle nozioni apprese. Lo studio della lingua giapponese classica incentiverà la capacità di ragionare sul suo sviluppo storico-linguistico.

Abilità comunicative: Lo studio delle lingue classiche offre sovente l’opportunità di approfondire determinati aspetti delle lingue moderne e di migliorarne la conoscenza attraverso paragoni e collegamenti intralinguistici stimolanti. Allo stesso modo, anche lo studente di Filologia Giapponese migliorerà la conoscenza del giapponese moderno tramite lo studio delle strutture grammaticali classiche. Lo studio dei testi, inoltre, offrirà l’opportunità di acquisire una terminologia specifica e una metodologia di analisi che ritornerà utile per lo studio delle lingue.

Capacità di apprendere: L’insegnamento porrà le basi affinché gli studenti possano condurre uno studio autonomo dei testi classici, che costituirà una opportunità di arricchimento delle capacità di comprensione e dei livelli di conoscenza di ciascuno di essi.


Modalità di svolgimento dell'insegnamento

Lezioni frontali e partecipate, che prevedono l’applicazione di conoscenze


Prerequisiti richiesti

Ѐ auspicabile che lo studente abbia familiarità con la grammatica basilare del giapponese moderno e che sia in grado di orientarsi e di identificare gli elementi costitutivi della frase.

Ѐ auspicabile una buona capacità di lettura del kana e la conoscenza degli ideogrammi presentati durante il corso di lingua giapponese, frequenti anche nei testi classici.


Frequenza lezioni

La frequenza, come da regolamento del Cds in Mediazione Linguistica e Interculturale, è facoltativa. Tuttavia, per il ritmo serrato con cui la didattica si alternerà alle prove scritte e per la complessità degli argomenti trattati, la frequenza delle lezioni è fortemente consigliata.


Contenuti del corso

Il corso si articola in due moduli, con due prove intercorso e un esame finale.

Il primo modulo (marzo-aprile) riguarderà esclusivamente la grammatica del giapponese classico: si comincerà dallo spelling tradizionale (il rekishiteki kanazukai), si proseguirà con il verbo, la sua coniugazione e le varie classi verbali (verbi in na, verbi yodan, verbi in ra, verbi kami ichidan e kami nidan, verbi shimo ichidan e shimo nidan, verbi in ka e in sa), per terminare con gli aggettivi e gli pseudo-aggettivi.

Al termine del primo modulo è prevista una prova intercorso che verterà esclusivamente sugli argomenti trattati a lezione.

Il secondo modulo (aprile-maggio) prevede lo studio dei suffissi coniugabili (-su e -sasu, -ru e -raru, -zu, -mu, -ji, -beshi e -maji) e sarà affiancato dalla lettura e dalla traduzione di brani tratti da:

  1. Taketori monogatari (Kaguyahime no oitachi)
  2. Ise monogatari (Azuma kudari)
  3. Hōjōki (Yukugawa no nagare)

Al termine si svolgerà la consueta prova intercorso, che riguarderà gli argomenti trattati nel secondo modulo di grammatica.

La terza e ultima prova d’esame testerà le competenze acquisite dagli studenti relativamente al modulo di traduzione dei testi classici e si terrà subito dopo il secondo esame scritto.


Testi di riferimento

Komai Akira, Rohlich Thomas, An Introduction to Classical Japanese. (Capitoli 1 – 4.8, pp. 1-175)

Morino Muneaki, Ise monogatari. Tokyo: Kōdansha, 1977

Nishio Minoru, Hōjōki. Tokyo: Iwanami shoten, 1957

Noguchi Motohiro, Taketori monogatari. Tokyo: Shinchōsha, 2014

Durante le lezioni sarà distribuito ulteriore materiale dai seguenti manuali:

Akiyama Ken, Rikaishiyasui kobun, Bun’eidō, 1994.

Ikeda Tadashi, Classical Japanese Grammar Illustrated with Texts, Tōhō gakkai, 1975.

Nakahara Keiichi, Kobun, Hieisha, 1982.

Nakahara Keiichi, Koten bunpō, Hieisha, 1982.

Pigeot Jacqueline, Manuel de japonais classique : initiation au bungo, L’Asiathèque, 1998.

Si ricorda che, ai sensi dell’art. 171 della legge 22 aprile 1941, n. 633 e successive disposizioni, fotocopiare libri in commercio, in misura superiore al 15% del volume o del fascicolo di rivista, è reato penale.

Per ulteriori informazioni sui vincoli e sulle sanzioni all’uso illecito di fotocopie, è possibile consultare le Linee guida sulla gestione dei diritti d’autore nelle università (a cura della Associazione Italiana per i Diritti di Riproduzione delle opere dell’ingegno - AIDRO).

I testi di riferimento possono essere consultati in Biblioteca.



Programmazione del corso

 ArgomentiRiferimenti testi
1Spelling classicoKomai, Rohlich, capitolo 1 
2Il verbo e le classi verbaliKomai, Rohlich, capitolo 2 
3Gli aggettivi e gli pseudo aggettiviKomai, Rohlich, capitolo 3 
4I suffissi coniugabiliKomai, Rohlich, capitolo 4 
5Conoscenza dei testi classiciMorino, Nishio, Noguchi  

Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell'apprendimento

Due prove intercorso e una prova finale.

Le prime due prove verteranno esclusivamente sulla grammatica, con traduzioni di frasi (in parte inedite, con glossario fornito dal docente), analisi di forme verbali, aggettivali e suffissali, lettura di ideogrammi e significati di vocaboli provenienti dal materiale analizzato in classe.

La terza prova testerà la conoscenza dei brani tradotti in classe e proporrà altresì una breve prova di traduzione inedita (con glossario fornito dal docente).

Il voto finale è dato dalla media matematica dei risultati ottenuti ai test. Qualora lo studente non dovesse ritenere soddisfacente la valutazione delle prove scritte, è possibile recuperare con un colloquio orale.

Per la valutazione dell’esame si terrà conto della padronanza dei contenuti e delle competenze acquisite, dell’accuratezza linguistica e proprietà lessicale, nonché della capacità argomentativa dimostrata dal candidato.


Esempi di domande e/o esercizi frequenti

Tradurre le seguenti frasi.

Coniugare il verbo su.

Coniugare l'aggettivo takashi.

Coniugare il suffisso zu.

Tradurre il seguente brano da Taketori monogatari.